FAQ Eco farm
Eco Farm
L’agricoltura verticale prevede la coltivazione di prodotti alimentari in strutture verticali per produrre più piante in meno spazio. Soddisfa le esigenze di prossimità e accorcia le catene di approvvigionamento man mano che le aree urbane diventano sempre più popolate. L’agricoltura verticale sfrutta diverse tecniche di coltivazione senza terreno in ambienti al chiuso, in modo da non doversi preoccupare delle condizioni metereologiche:
· aeroponiche - le radici sono all’aria aperta e una soluzione ricca di nutrienti viene spruzzata su di esse
· idroponiche - le radici vengono immerse in una soluzione arricchita di nutrienti
· acquaponiche - le radici vengono intinte in un’acqua arricchita dagli scarti biologici dei pesci cresciuti all’interno della Farm
Queste tecniche vengono utilizzate da anni, ma sono quasi esclusivamente applicate al settore alimentare. Tuttavia, esse sono perfette per il settore cosmetico, il quale ha bisogno di ingredienti di qualità e una ricchezza molecolare freschissima tutto l’anno, indipendentemente dalle condizioni climatiche.
Di conseguenza abbiamo scelto di collaborare con una vertical farm nell’area di Parigi, in modo da attingere ad una produzione il più locale possibile, sperando di ispirare altre persone a fare lo stesso.
Il nostro primo passo è stato trasferire la produzione di materiali grezzi. Le ragioni erano duplici: accorciare la catena di produzione rispetto agli standard del settore cosmetico ed essere completamente tracciabili ed etici. Per creare le sue formulazioni Ulé si avvale di piante intere e fresche, con proprietà note e documentate scientificamente: il tulsi contro lo stress, il coleus per fornire protezione e la centella per rigenerare. Esse sono piante esotiche. Tuttavia, non abbiamo bisogno di importarle da Paesi distanti dato che la tecnologia offerta dalla vertical farm ci permette di coltivarle in Francia.
Reperendole in Francia, possiamo garantire per la composizione delle piante e dei loro estratti. Possiamo anche garantire che essi risultino incontaminati durante la lavorazione e il trasporto. Dato che le piante fresche vengono reperite vicino allo stabilimento produttivo, esse possono essere lavorate e integrate all’interno dei nostri prodotti non appena vengono raccolte. Non abbiamo bisogno di utilizzarle sottoforma di polveri essiccate come avviene normalmente all’interno del settore cosmetico. Una volta mature, le nostre piante vengono raccolte a mano, congelate e macinate criogenicamente. Il processo di macinazione criogenica prevede l’irrigidimento della pianta mediante congelamento e la sua macinazione fino a diventare una polvere senza alcun deterioramento. La polvere fresca viene macerata in una soluzione idroalcolica. L’estratto ottenuto è l’ingrediente principale dei nostri prodotti cosmetici.
Coltivare piante in una vertical farm significa che la produzione degli ingredienti attivi dei nostri prodotti ha un impatto ambientale decisamente minore rispetto a quello di piante coltivate in campi all’aperto. La superficie necessaria per coltivare viene ridotta. Utilizziamo circa il 90% in meno di acqua. Ultimo ma non meno importante, spostando la produzione delle piante siamo in grado di garantire condizioni operative ottimali in ogni fase del processo produttivo. Questo tipo di coltivazione aeroponica o idroponica chiusa e, di conseguenza, senza che le piante entrino in contatto con il suolo, si traduce in un’assenza di scarti tossici, di inquinamento del terreno o a livello freatico e di impatti negativi diretti sugli ecosistemi locali.
Noi di Ulé crediamo che le piante offrano svariati benefici e che la freschezza sia la chiave per ottenere una qualità superiore. Abbiamo selezionato con attenzione tre piante eccezionali le cui proprietà sono state acclamate per migliaia di anni: il tulsi per lo stress, il coleus per la protezione e la centella per la rigenerazione. Crediamo che ogni molecola conti ed è per questo motivo che utilizziamo piante intere all’interno delle nostre formulazioni, non solo i principali principi attivi estratti chimicamente. Sappiamo anche che le piante possiedono il massimo della loro ricchezza di ingredienti attivi nel momento stesso in cui vengono raccolte. Ecco perché utilizziamo piante fresche invece che sottoforma di polveri secche, come di norma. Abbiamo il controllo totale sulla coltivazione di tali piante e non dobbiamo preoccuparci della variabilità atmosferica e dell’inquinamento. L’ingrediente principale presente all’interno dei nostri prodotti è l’estratto ottenuto da piante appena raccolte attraverso un processo di macerazione: esso rappresenta il 55% delle formulazioni dei nostri sieri. Queste piante rappresentano l'essenza dei nostri prodotti. Ecco perché è importante spiegare come reperiamo le nostre piante fresche ed esotiche in Francia e da dove esse provengono.
“La certificazione biologica si applica ai prodotti composti da un’alta concentrazione di estratti di piante coltivate rispettando gli standard dell’agricoltura biologica. I prodotti cosmetici di Ulé sono composti almeno al 96% da ingredienti di origine naturale, alcuni dei quali vengono coltivati biologicamente.** Queste formulazioni contengono una grande quantità di Estratto Pure 3otany™, un complesso in attesa di brevetto sviluppato da Ulé e ottenuto a partire da piante coltivate in vertical farm, ossia completamente fuori dal terreno, e alle quali non è possibile applicare i principi dell’agricoltura organica. In questo senso, la denominazione di marchio organico non è la più appropriata per i nostri prodotti. Tuttavia, l’agricoltura verticale è un metodo di coltivazione completamente al chiuso che garantisce estratti al 100% puri, freschi e tracciabili, privi di pesticidi e contaminazione derivante dal suolo.
**Di seguito abbiamo incluso alcuni esempi di estratti di piante certificati come organici inclusi all’interno dei prodotti di bellezza di Ulé: - Estratti organici di avena e latte di mandorla all’interno del siero Envie de Calm
- Estratto organico di foglie di oliva all’interno del siero Oh la Plump
- Olio organico di canapa all’interno della Crema Je suis Chill
Abbiamo collaborato con Tower Farm per coltivare le piante che rappresentano l’essenza dei nostri prodotti. La start-up francese dedicata all’agricoltura aeroponica si trova presso la Station V, l’incubatrice agricola per le start-up AgriTech e FoodTech situata presso Saint-Nom-la-Bretêche nella pianura di Versailles. Essa sta creando tecnologie agricole e nuovi posti di lavoro nella grande area metropolitana. Otto persone lavorano lì quotidianamente, piantando, nutrendo, raccogliendo e, ovviamente, portando avanti operazioni di ricerca e sviluppo. Quando l’organizzazione cresce su scala industriale, Tower Farm si impegna ad assumere soggetti che hanno difficoltà a entrare nel mondo del lavoro. La start-up predilige i fornitori locali e utilizza acqua in un circuito chiuso, il che riduce drasticamente i consumi. Rafforzata dalla nostra collaborazione biennale, la start-up monitora e riduce i consumi e la dipendenza energetica migliorando l’efficienza dell’equipaggiamento, come i LED e l’aria condizionata, e sperimentando con la co-produzione di elettricità in loco. Siamo fieri di supportare questa giovane società a lungo termine, supportando un processo di innovazione che probabilmente cambierà le pratiche e gli standard del settore. Abbiamo anche avviato una collaborazione con un’altra vertical farm, Jungle, per crescere le stesse piante attraverso la tecnica idroponica per produrre le polveri che stanno alla base dei nostri integratori alimentari. Si trova presso Epaux-Bezu, nel dipartimento di Aisne. Jungle ha sviluppato le proprie competenze tecnologiche attraverso la produzione di alimenti, come insalata ed erbe. Più grande e ben consolidata, essa si sta ora affacciando al settore cosmetico.
I nostri prodotti sono basati su piante che crescono in un ambiente innovativo e controllato, conosciuto con il nome di vertical farm. Il nostro laboratorio agricolo situato nella zona di Parigi ci permette di integrare piante esotiche fresche e coltivate a livello locale all’interno delle nostre formulazioni. Le piante crescono al chiuso in modo tale da non interagire con il suolo: in questo modo non possono inquinare il terreno o essere inquinate da esso. Possiamo controllare lo sviluppo molecolare delle piante che utilizziamo all’interno dei nostri prodotti con gran precisione. Vi garantiamo che esse non verranno contaminate da metalli pesanti, pesticidi e alcaloidi. Garantiamo anche ottime condizioni lavorative per tutti i soggetti coinvolti nel processo di produzione e riduciamo in maniera considerevole i chilometri percorsi dai nostri ingredienti per entrare in vostro possesso.
Reperendo le nostre piante in Francia al posto di importarle, siamo in grado di ridurre notevolmente il numero di chilometri percorsi in ogni fase del processo di produzione. Dai materiali grezzi alla consegna dei prodotti finiti ai clienti, abbiamo diminuito drasticamente le emissioni di gas serra connesse al trasporto. Le vertical farm richiedono energia per alimentare l’illuminazione artificiale con luci a LED e per regolare la temperatura. Tuttavia, ci sono altri vantaggi ambientali connessi a questo metodo produttivo:
· Meno ingombro al suolo - possiamo creare uno spazio agricolo e coltivare tra le 300 e le 350 piante in 9 m2 senza avere bisogno di suolo o luce naturale.
· Una maggiore produttività grazie alla struttura verticale, la quale permette di coltivare più di 100 piante per metro quadrato, e l’“eliminazione delle stagioni”, che comporta un numero maggiore e una minor durata dei cicli durante l’anno.
· Un consumo minore di acqua. Il 95% dell’acqua viene riutilizzata all’interno di un ciclo chiuso.
· Nessuna aggiunta di pesticidi, fungicidi o erbicidi. Nessun rischio di contaminazione da metalli pesanti o alcaloidi.
· Nessun contatto con il suolo o bacini idrografici e di conseguenza nessun rischio di inquinarli o influenzarli.Nonostante tutte queste argomentazioni, e come per ogni tecnologia innovativa, non siamo ancora in possesso di dati tali da permetterci di quantificare il nostro ridotto impatto ambientale e di sviluppare il nostro contributo positivo all’interno del settore e della regione. In Francia, le specifiche necessarie per ricevere la certificazione biologica implicano lavorare a contatto con il suolo. Dato che noi lavoriamo in un ambiente privo di suolo, al momento non possiamo ottenere la certificazione biologica.
Le vertical farm dipendono dall’energia per avere luce e per controllare la temperatura e dai nutrienti come i fertilizzanti minerali prodotti in Francia. Il loro impatto ambientale dipende molto dalla fonte di energia utilizzata, dall’efficienza del LED, dal modo in cui la temperatura viene gestita, dal riutilizzo dell’acqua in un circuito chiuso e dalla composizione dei fertilizzanti.
Il nostro partner, Tower Farm, si è attivato per minimizzare l’impatto ambientale derivante dalla coltivazione delle piante necessarie a produrre i nostri prodotti. Egli sta testando un co-generatore per autogenerare energie rinnovabili, riciclando il 95% dell’acqua utilizzata e conducendo ricerche in merito a fertilizzanti biologici. Tower Farm è di recente passato dai LED a una nuova tecnologia che è più efficiente ed emette meno calore. In questo modo possiamo ridurre l’aria condizionata e, di conseguenza, ridurre anche il consumo di energia. Tower Farm è sempre alla ricerca di nuovi metodi per migliorarsi, conducendo studi che contribuiscono alle ricerche accademiche in merito alle coltivazioni verticali, supportato dall’incubatrice di impresa di Station V. Sono vicini a ottenere certificazioni aggiuntive per coronare i propri successi.
Le tecniche aeroponiche e idroponiche esistono da decenni e le loro prestazioni sono state comprovate. Le vertical farm si stanno diffondendo sempre di più in tutti i continenti, in particolare nei Paesi in cui la produzione di alimenti è limitata a causa della mancanza di spazio o di condizioni atmosferiche avverse. Tuttavia, la coltivazione di piante esotiche caratterizzate da rinomati ingredienti attivi per il settore cosmetico è un fatto realmente innovativo, in quanto il settore cosmetico è ancora fortemente dipendente dall’importazione.
Piante da tutto il mondo, coltivate dietro l’angolo!
Quando parliamo di coltivazioni ecologiche, le vertical farm non ci vengono subito in mente perché visivamente appaiono più simili a dei laboratori che a campi coltivabili. Eppure, questa tipologia di produzione può risultare cruciale per ridurre le emissioni di gas serra su scala globale. Secondo il Professor Dickson D. Despommier dell’University of Columbia: “se ciascuna città del mondo producesse il 10% dei propri prodotti al chiuso, sarebbe possibile convertire 88 milioni di ettari di terreni coltivati in foreste. Ciò potrebbe assorbire abbastanza diossido di carbonio da riportare l’atmosfera della Terra a livelli pari a quelli del 1980”. L’obiettivo non è quello di rimpiazzare l’agricoltura tradizionale, la quale ha i propri punti di forza e i propri punti deboli, come l’inquinamento del suolo, la sensitività rispetto alle condizioni atmosferiche, la dipendenza rispetto agli apporti esterni e il consumo dell’acqua. È quello di integrarsi ad essa. In particolare per quanto riguarda il settore cosmetico, reperire un numero maggiore di risorse dalle vertical farm significherebbe ridurre la quantità di terre impiegate per la produzione di prodotti cosmetici, rendendole di conseguenza disponibili per la produzione di alimenti e per altri ecosistemi come le foreste. Crediamo davvero che l’agricoltura verticale fornisca una soluzione rilevante a diverse sfide importanti nell’ambito del settore cosmetico.